Pianificazione strategica e programmazione in azienda: i vantaggi
“Qualsiasi piano è meglio di nessun piano”?
Nell'articolo di oggi risponderemo a questo interrogativo.
Pianificazione strategica e programmazione sono concetti essenziali nella
gestione di impresa. Nonostante spesso vengano confusi e adoperati come
sinonimi, in realtà si tratta di due attività diverse e complementari,
entrambe essenziali nella strategia di impresa per
trarre il massimo vantaggio. Ogni imprenditore sa quanto importante sia avere
un piano strategico di impresa per affrontare il mercato e
fare crescere il business. Il piano strategico di impresa infatti serve ad
evitare di demandare il successo, o l’insuccesso, della propria attività al
caso o alla buona volontà dei collaboratori. Il piano strategico è uno strumento
guida per tutte le decisioni aziendali; un piano di lavoro, insomma,
che aiuta l’azienda a costruire i risultati desiderati prevedendo
obiettivi a lungo termine, ma anche a breve e a medio termine. Qui entrano in
gioco i concetti di pianificazione e programmazione. La pianificazione riguarda
gli obiettivi a lungo termine, quindi target da raggiungere in periodi molto
lunghi, (3-5 anni, ad esempio). La programmazione, invece,
riguarda l’organizzazione delle attività nel breve periodo e nell'immediato.
Possiamo concludere che la programmazione è la pratica
giornaliera di quanto previsto nella fase pianificazione ,
dove ogni attività programmata coincide con mini obiettivi che partecipano a
comporre il quadro più ampio della pianificazione. Ma questa è la teoria.
Progettare sulla carta non è sufficiente per ottenere risultati, immaginare
obiettivi non equivale a raggiungerli. La pianificazione
strategica non può e non deve rimanere sulla carta; è fondamentale essere
costanti nell'applicazione pratica della programmazione e pronti a correggere
il tiro all'occorrenza.
Cosa fare
quando la strategia c’è ma è inefficace
È possibile sbagliare la pianificazione strategica? Sì e non è raro, per inesperienza o
perché ci si è rivolti al professionista sbagliato. Alcuni comuni errori si
verificano perché si fa coincidere la strategia aziendale con mission
e vision dell’impresa; in altri, ci si concentra sull’urgenze
e non sulle attività importanti, tendendo a processare le impellenze e
tralasciando gli obiettivi a lungo termine. Come faccio a capire se la mia strategia
ha bisogno di un ritocco? Ecco alcuni segnali a cui prestare
attenzione:
Visione confusa o assente
Se sei in
imprenditore, sapresti rispondere con sicurezza se qualcuno ti domandasse qual
è la vision della tua attività? Se la risposta è no, è il momento di fermarsi
un momento e riflettere. E devi farlo tu, nessun consulente può dire al posto
tuo qual è la vision del tuo business. Fai chiarezza, cerca un confronto con i
membri del tuo staff più rilevanti e focalizza la tua visione. Come potrai
assegnare obiettivi al tuo personale, aspettandoti che li raggiungano. se non
sai quali siano?
Mancanza di analisi e monitoraggi dei risultati:
“Se non sapete dove state andando, probabilmente
finirete da qualche altra parte . Se hai una strategia che funziona, lo diranno i numeri. Lo
stesso vale per una strategia che non funziona come sperato, ma se in azienda
non sono previsti o applicati specifici parametri per misurare l’andamento non
lo saprai mai. Il controllo di gestione è essenziale in qualsiasi attività. Che
sia più o meno complesso e articolato, ti permetterà di programmare al meglio e
contenere imprevisti. Inoltre, il controllo di gestione aiuta a ordinare
e sintetizzare dati per renderli comprensibili a chi
prende le decisioni in azienda.
Manca un piano di gestione dei cambiamenti
Il mercato non
è immobile. Cambiamenti e imprevisti si verificheranno prima o poi e sapere
come reagire può fare la differenza. Il piano strategico deve opportunamente
prevedere che ci saranno nuovi trend nel mercato e come impatteranno
sull’attività, ma anche comportamenti d’acquisto nuovi e diversi nei tuoi
clienti. È importante implementare un piano di gestione dei cambiamenti
per una corretta prevenzione e gestione dei rischi di impresa
Clima aziendale teso
Nella tua
azienda c’è scarsa collaborazione? Le persone che lavorano con te non mostrano
motivazione e interesse a raggiungere obiettivi? La comunicazione è inefficace
e le relazioni conflittuali? Questi sono segnali da attenzionare: il clima
condiziona l’andamento delle performance e i comportamenti delle persone,
creando un circolo virtuoso o vizioso. Analizzare il clima servirà da
punto di partenza il più oggettivo possibile per progettare o rivedere le
politiche future.
Commenti
Posta un commento