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Sicurezza sul lavoro e Covid 19 : il Protocollo in 13 punti


Il 14 marzo 2020 è stato siglato l’accordo tra il Governo e le Parti Sociali su Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro. Un protocollo in  13 punti con le misure per contenere la diffusione del coronavirus negli ambienti di lavoro. Il testo del protocollo è scaricabile qui:  http://www.tanitsrl.it/home/wp-content/uploads/2020/03/protocollo-condiviso_13600.pdf

I 13 punti: cosa fare in azienda

Il “Protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” indica  come gestire aspetti salienti per la sicurezza in azienda durante l’emergenza, tenendo in considerazione le necessità attuali delle fabbriche, a partire dalla filiera dell’agroalimentare e del farmaceutico . Ecco le indicazioni sulle misure efficaci di salute e sicurezza dei lavoratori che dovranno essere garanti

INFORMAZIONE

In capo all'azienda il compito i informare tutti lavoratori e chiunque entri in azienda sulle disposizioni delle Autorità. L’indicazione è consegnare o affiggere informative nei luoghi maggiormente visibili.  Le informazioni devono riguardare in particolare: – l’obbligo di rimanere al proprio domicilio per chiunque abbia  febbre (oltre 37.5°) o altri sintomi influenzali e chiamare il proprio medico  e l’autorità sanitaria –  Il fatto di accettare di non poter entrare in azienda, o non poter restare, in presenza di condizioni di pericolo (sintomi di influenza, temperatura, provenienza da zone a rischio,  contatto con persone positive al virus nei 14 giorni precedenti, etc) nonché la consapevolezza di essere tenuti a comunicarlo immediatamente  – l’impegno dei singoli a informare immediatamente e responsabilmente il datore di lavoro della presenza di qualsiasi sintomo influenzale durante lo svolgimento del proprio lavoro, avendo cura di mantenersi ad adeguata distanza dai colleghi   CONTROLLI IN INGRESSO Prima di accedere al luogo di lavoro, i lavoratori potranno essere sottoposti al controllo della temperatura corporea. Qualora qualcuno manifestasse una temperatura superiore ai 37,5°, non gli sarà permesso l’accesso al luogo di lavoro.

LIMITATI CONTATTI CON FORNITORI ESTERNI

L’accesso di fornitori esterni deve essere gestito con percorsi e tempistiche precisi; l’accesso ai visitatori deve essere ridotto. Per gli autotrasportatori il protocollo prevede, se possibile, che restino a bordo dei mezzi. Per le necessarie attività di carico e scarico, il trasportatore dovrà attenersi alla distanza di 1 m. Suggerito inoltre se possibile per personale esterno individuare servizi igienici dedicati e garantire la pulizia giornaliera.  Le imprese di pulizie dovranno adeguarsi a tutte le regole aziendali, comprese quelle per l’accesso ai locali aziendali . Il protocollo specifica anche che le norme si estendono alle aziende in appalto che possono organizzare sedi e cantieri permanenti e provvisori all'interno dei siti e delle aree produttive PULIZIA E SANIFICAZIONE DEL POSTO DI LAVORO Al punto 4, il protocollo prevede che l’azienda assicuri “La pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro (comprese tastiere, schermi touch, mouse), delle aree comuni e di svago e dei distributori di bevande e snack” Pulizia e sanificazione non sono la stessa cosa: Pulire significa rimuovere lo “sporco visibile” di qualsiasi natura (polvere, grasso, liquidi, materiale organico, etc) da qualsiasi tipo di superficie. La pulizia  è un’operazione preliminare e indispensabile ai fini della sanificazione. La sanificazione è un intervento specifico per eliminare alla base qualsiasi batterio ed agente contaminante che non è possibile rimuovere con le semplici pulizie. La sanificazione deve comunque essere preceduta dalla pulizia

IGIENE PERSONALE

I lavoratori raccomandata la frequente pulizia delle mani con acqua e sapone . Come noto, un lavaggio delle mani adeguato deve durare almeno 40-60 secondi e deve essere ripetuto più volte nel corso della giornata. Ricordiamoci di non tralasciare nessuna parte, polso compreso. Lo stesso procedimento vale quando le mani si igienizzano col gel disinfettante. Dopo aver sciacquato le mani, attenzione a non chiudere il rubinetto con le mani appena lavate: usare i gomiti o la salvietta per asciugarlo.  


DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Il protocollo dice che l’adozione delle misure di igiene e dei dispositivi di protezione individuale indicati è fondamentale e, vista l’attuale situazione di emergenza, è evidentemente legata alla disponibilità in commercio. Per questi motivi  mascherine dovranno essere utilizzate in conformità a quanto previsto dall'Organizzazione mondiale della sanità e in caso di difficoltà di approvvigionamento e alla sola finalità di evitare la diffusione del virus, potranno essere utilizzate mascherine la cui tipologia corrisponda alle indicazioni dall'autorità sanitaria.  Favorita la preparazione da parte dell’azienda del liquido detergente secondo le indicazioni dell’OMS. Se la tipologia di lavoro impone una distanza interpersonale minore di 1m e non siano possibili altre soluzioni organizzative, è comunque necessario l’uso di DPI (mascherine, guanti, occhiali, tute, cuffie, camici, etc…) conformi alle disposizioni sanitarie.

SPAZI COMUNI CON ACCESSI CONTINGENTATI

L’accesso agli spazi comuni  è limitato e regolamentato con: ventilazione continua dei locali, tempo ridotto di permanenza e mantenimento della distanza di sicurezza di un metro tra le persone. L’azienda deve organizzare gli spazi e assicurarsi della sanificazione degli spogliatoi, nonché garantire la sanificazione periodica e la pulizia giornaliera dei locali mensa, delle tastiere dei distributori di cibo e bevande

POSSIBILE CHIUSURA REPARTI NON NECESSARI

Il protocollo, in riferimento al DPCM 11 marzo 2020, punto 7, ribadisce che -limitatamente al periodo dell’emergenza Covid-19- Le imprese, potranno chiudere i reparti diversi dalla produzione o quelli che possono essere operativi attraverso smart work. Possibile inoltre procedere ad una rimodulazione dei livelli produttivi, assicurare la turnazione per ridurre i contatti e creare gruppi autonomi distinti . Ribadito anche l’invito allo smart working . Indicato l’uso in via prioritaria di ammortizzatori sociali disponibili (par, rol, banca ore) e, nel caso la misura non risulti sufficiente, adoperate ferie arretrate.  Infine, annullati viaggi di lavoro e trasferte, nazionali e internazionali, anche e già organizzati.

GESTIONE ENTRATA E USCITA DEI DIPENDENTI 

Per la gestione di entrate e uscite de personale, vanno agevolati  orari di ingresso/uscita scaglionati in modo da evitare il più possibile contatti nelle zone comuni (ingressi, spogliatoi, sala mensa) . Dove possibile, destinare una porta all’entrata e una porta all’ uscita dai locali garantendo la presenza di detergenti opportunamente segnalati

SPOSTAMENTI INTERNI, RIUNIONI, EVENTI INTERNI E FORMAZIONE 

Stop a trasferte e viaggi di lavoro  anche se già organizzati. Vietate le riunioni in presenza (eccezione per le riunioni urgenti ma con un numero ridotto di persone e ad 1 m  di distanza interpersonale). Annullata ogni attività di formazione in modalità in aulaanche obbligatoria.  Data l’emergenza, il mancato aggiornamento della formazione  entro i termini previsti per tutti i ruoli aziendali in materia di salute e sicurezza non comporta l’impossibilità a continuare lo svolgimento del ruolo (ad esempio, l’addetto all'emergenza può continuare ad intervenire anche se non ha svolto l’aggiornamento entro i termini).

 GESTIONE DI UN CASO SINTOMATICO

Una persona presente in azienda che sviluppi febbre e sintomi come tosse, è tenuta a dichiararlo immediatamente all'ufficio del personale. Si dovrà procedere al suo isolamento e a quello degli altri presenti dai locali. L’azienda inoltre dovrà allertare immediatamente le autorità sanitarie competenti e i numeri di emergenza, collaborando per delineare gli eventuali contatti stretti. Il protocollo inoltre dice: “È costituito in azienda un Comitato per l’applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione con la partecipazione delle rappresentanze sindacali aziendali e del RLS”.

SORVEGLIANZA SANITARIA

Il protocollo prevede la non interruzione della sorveglianza sanitaria periodica , perché rappresenta una ulteriore misura di prevenzione, sia perché può intercettare possibili casi sospetti, sia per l’informazione e la formazione che il medico competente può fornire ai lavoratori. La sorveglianza sanitaria dunque procede, rispettando le misure igieniche indicate dal Ministero della Salute e privilegiando le visite preventive, le visite a richiesta e le visite da rientro da malattia.

AGGIORNAMENTO DEL PROTOCOLLO DI REGOLAMENTAZIONE

Al punto 13, il protocollo dice: “Costituito in azienda un Comitato per l’applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione con la partecipazione delle rappresentanze sindacali aziendali e del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS).  Lo staff di tecnici di Salute e Sicurezza sul lavoro è a disposizione delle aziende nella applicazione del protocollo, scrivendo a: segreteria@tanitsrl.it      

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